Torna TEDxRoma e sarà l’Esperanto, la lingua universale sviluppata alla fine dell’Ottocento dall’oftalmologo polacco Zamenhof per far dialogare tutti i popoli del mondo nel nome della pace e della fratellanza, ad ispirare l’edizione di quest’anno intitolata “Esperanto. Empowering Through Neutrality”, domani 26 maggio al Convention Center La Nuvola all’EUR.
“Abbiamo scelto di ispirarci ai valori dell’esperanto per comunicare la neutralità non come incapacità di giudizio, bensì come strumento che, proprio facendo a meno del giudizio, mira al raggiungimento di un risultato condivisibile da tutti, piuttosto che al vantaggio individuale”, ha dichiarato Emilia Garito, Organizer dell’evento. L’idea dell’esperanto come filo conduttore dell’edizione di quest’anno è quella di “esportare il concetto ad altri settori” ha aggiunto e “TEDxRoma è una sorta di calamita per le persone che si incontrano ogni anno in questa iniziativa” in grado di “attrarre persone che hanno la passione per la curiosità e la scoperta e desiderano conoscere di più”.
TEDxRoma: Esperanto. Empowering Through Neutrality
L’evento riunirà 18 tra le menti più innovative provenienti da tutto il mondo nel campo della tecnologia, dell’arte, dell’etica, della scienza, della ricerca e della politica. Nei 18 minuti a disposizione ciascun relatore dal palco mostrerà al pubblico attraverso pensieri, esempi, progetti, visioni come sia possibile applicare il concetto di neutralità in modo attivo e concreto per superare pregiudizi e divisioni del mondo contemporaneo e promuovere un cambiamento virtuoso nei diversi ambiti in cui ogni giorno l’umanità è chiamata a confrontarsi. Gli ambiti toccati saranno i più diversi: dall’industria alimentare alla medicina, dall’intelligenza artificiale al digitale, dalle reti di comunicazione domestiche realizzate dagli stessi cittadini all’influenza dell’arte e dell’estetica, dalla democrazia alla collaborazione globale.
Tra gli speaker, Esther Schor, Docente presso la Princeton University, scrittrice e poetessa, vincitrice del National Jewish Book Award; Paolo Benanti, docente della Pontificia Università Gregoriana di Roma ed esperto di bioetica ed etica delle tecnologie; Jonnie Penn, autore di bestseller per il New York Times, membro del programma Google Policy Fellowship e studioso di Intelligenza Artificiale e Governance al MIT; Dario D’Aprile, SW and interaction Designer e fondatore di Human and Machine ltd; Hashem Al-Ghaili, divulgatore scientifico, si è laureato alla Jacobs University di Brema e ha conseguito il master in Biotecnologie Molecolari; Sumit Jamuar, Presidente e CEO di Global Gene Corp, una società di piattaforme di genomica, con una visione per democratizzare l’assistenza sanitaria attraverso la genomica.
Cos’è TED
TED (acronimo di tecnologia, entertainment e design), conferenza ideata in America nel 1984 per favorire la circolazione di «idee che meritano di essere diffuse», e alla quale negli anni scorsi hanno partecipato personalità quali: il Premio Nobel per la medicina James Dewey Watson, il cofondatore di Wikipedia Jimmy Wales e i cofondatori di Google Sergey Brin e Larry Page, Bill Clinton. Da quella prima conferenza TED è nata la più grande piattaforma al mondo di condivisione del sapere che conta una pagina You Tube con oltre 1miliardo di visualizzazioni e quasi 10 milioni di iscritti e decine di migliaia di video relativi agli interventi degli speaker TED caricati in più di 100 lingue.