
I dubbi che ci attanagliano quando dobbiamo scrivere il nostro curriculum sono sempre i soliti: foto sì/foto no, quali esperienze metto, che titolo posso attribuirmi?, che colori posso mettere? Anche se oramai di modelli preimpostati se ne trovano a milioni sul web, un curriculum fatto di proprio pugno è sempre più apprezzato dai recruiter. Ecco perché non è mai male avere chiari i passaggi base per un cv – quasi – di successo.
La foto prima di tutto
La foto è la prima cosa che salta all’occhio di un recruiter: in alto, a destra o a sinistra, dove più ci piace, deve essere seria. Sorridi – che un sorriso sta simpatico a tutti – e usa uno sfondo neutro.
Ciao!
Presentazioni: l’ideale sarebbe quello di non lasciare spazio all’immaginazione di chi ci legge, ma spiegare subito in quattro righe chi siamo, di cosa ci occupiamo, quanti anni abbiamo e qual è la nostra posizione attuale (o quella a cui aspiriamo). Scrivere in maniera semplice e chiara ed evidenziare le parole che vogliamo che catturino l’attenzione.
Lavoro, formazione, altre esperienze: less is more
I recruiter impiegano dai 10 ai 30 secondi per fare lo screening del curriculum. Ok a inserire tutte le esperienze ma in maniera essenziale e necessaria. Per questo, è importante elencare le esperienze in linea con la posizione per cui ci stiamo candidando, mettendo in evidenza le mansioni chiave che abbiamo svolto e che forniscono valore aggiunto al curriculum.
Parola chiave: grafica interattiva
Cestinare il nostro vecchio CV in formato word e aprirci al mondo della grafica con layout e design semplificati e infografiche più efficaci alla vista e più semplici alla lettura. In questo modo daremo quel tocco personale di creatività al curriculum – ma senza esagerare – con colori che non stancano o che ne impediscono la lettura, quindi né troppo chiari, né troppo scuri.
Social network
Connessione vuol dire rete, rete vuol dire network e network oggi vuol dire social media. Inserire gli account social, come quelli più professionali, LinkedIn e Twitter, è utile per permettere al lettore di inquadrare i nostri interessi professionali.
Language, first
Le lingue sono molto importanti, per questo vanno inserite nelle prime righe, e sono sempre in continua richiesta nel mondo del lavoro. Se nel frattempo stiamo seguendo un nuovo corso di lingua, è importante metterlo in evidenza: è segno che siamo sempre disposti a metterci a lavoro su noi stesso.
Soft skills
Le soft skills sono le competenze che ci portiamo dietro nel nostro bagaglio culturale e professionale, ma anche di vita. Anche queste sono molto importanti, decifrano in qualche modo il nostro carattere e le nostre capacità dentro e fuori dal mondo del lavoro. Per questo, se non abbiamo capacità di problem solving o di leadership non dovremmo metterli nel curriculum, perché verranno comunque fuori in sede di lavoro. L’obiettivo è mettere in luce quelle che sono realmente le nostre competenze. L’originalità viene sempre apprezzata e ognuno ha le proprie competenze.
IT skills
Il mercato del lavoro di oggi richiede una conoscenza approfondita delle IT skills. Se pensiamo di avere ancora poche conoscenze in ambito informatico, allora il consiglio è di cominciare a seguire qualche tutorial su YouTube o di acquistare qualche webinar online: sarà sicuramente apprezzato in fase di colloquio.
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