La festa di compleanno di Fedez ci insegna che non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba

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“Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, diceva il vecchio zio Parker al nipote Peter, aka Spiderman. Se qualcuno abbia mai detto una frase del genere alla coppia più discussa d’Italia non ci è dato saperlo, ma forse io non sarei qui a scrivere di quello che è successo l’altra sera al Carrefour di Milano CityLife.

Riepilogando i fatti, in occasione dei 29 anni di Fedez, Chiara Ferragni ha affittato i locali della grande catena della GDO per realizzare la festa di compleanno a sorpresa per il marito. Una festa, in vero e proprio stile Ferragnez, a tema ortaggi e frutta, con Dj Set e karaoke e la possibilità per gli ospiti di prendere qualsiasi cosa. Fin qui tutto bene. Se non fosse che ospiti e festeggiato si sono fatti prendere la mano e dall’euforia trasformando la festa di compleanno in una vera e propria dimostrazione di spreco alimentare e di cibo, tra lanci di panettone e sex dance con l’insalata. Insomma, come tutti sappiamo, mentre i cellulari riprendevano gare di carrelli e fumo di sigarette, l’indignazione e la delusione dei fans si sono fatte sentire su Twitter, tanto da costringere Fedez ad allontanarsi dalla festa per chiedere scusa e rassicurare (se così potremmo dire) i followers sul fatto che il giorno dopo avrebbero donato il cibo in beneficenza. Sono bastate le scuse? Chiaro che no, se spunta fuori un video di un dietro le quinte dove il labiale di Fedez e le direttive della momager Tatiana non lasciano a dubbie interpretazioni.

Qualcuno chiami un Social Media Manager

Ci siamo chiesti tutti che fine avesse fatto o dove fosse finito il Social Media Manager della coppia in un momento di evidente crisi d’immagine. Ma nessuno prima di questo momento si è mai premurato di chiedersi chi c’è dietro le storie dei Ferragnez. O forse ce lo siamo chiesti, ma abbiamo poi abbandonato l’idea di farci delle domande di fronte alle abitudini di Casa Ferragnez. Ogni giorno, 24 ore su 24, Chiara e Fedez infatti ci fanno entrare nelle loro vite, nei loro armadi, nelle loro debolezze e nei loro successi, senza mediazioni di social media manager o consulenti di comunicazione. Il compleanno di Fedez ci insegna che la Rete non perdona -ma noi questo lo sapevamo già- e può farti crollare in due millesimi di secondo: così come ti regge in piedi ti distrugge, soprattutto se hai un milione di followers al seguito.

Da un grande potere derivano grandi responsabilità, soprattutto per chi ha il potere di influenzare il marketing, le persone e -diciamocelo- anche le agende mediatiche. E questo Chiara e Fedez lo sanno bene e il loro matrimonio ne è stata la conferma, anzi l’exploit. Ma quando hai così tanto potere il rischio di perdere in dignità è alto, è inutile che ci giriamo attorno. Milioni di fans al seguito non sono solo lovers di vestiti, scarpe e borse: significa avere il potere di influenzare e influenzare significa, tra le altre cose, imparare a dosare e pesare parole e azioni, rabbia e euforia.
Quello che è successo è stato chiaramente un errore di comunicazione e un social media team avrebbe sicuramente gestito la vicenda come si deve, risparmiandoci i passi indietro di Fedez e quello che è venuto dopo: la disattivazione – temporanea – del profilo Instagram, le scuse di Chiara nelle stories, i video del giorno dopo e i sensi di colpa. Insomma, il compleanno di Fedez insegna il comunissimo “mai fare il passo più lungo della gamba” o si finisce per farsi male, anche se sei Chiara Ferragni.

Nel frattempo, nonostante Carrefour abbia chiarito che “tutte le merci rese disponibili agli invitati non sono state poi rimesse in vendita”, la festa è finita nel mirino dell’Antitrust dopo la segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) che punta il dito contro la catena, ricordando che sul tema dell’influencer marketing nei social media le norme stabiliscono “in modo chiaro che non solo gli influencer, ma anche le società di titolari di marchi visualizzati devono rispettare le linee guida”.

Eppure, era anche passata inosservata la rabbia di Chiara contro Lufthansa su Instagram. Che non sia questo il momento per i Ferragnez di (ri)pensare una strategia di comunicazione?

Elania Zito
Elania Zito

Sono Elania e sono una Digital Communication & PR Strategist. Sono specializzata in comunicazione e linguaggi, in particolare in comunicazione europea e integrazione europea. Racconto l’Europa fuori dalla bolla con la mia newsletter Bubble e il podcast settimanale UEcup!, ho un Dottorato di Ricerca in Studi Politici e lavoro principalmente con Bruxelles. Ho scritto “La comunicazione politica in Italia” e un saggio sulla leadership di Mario Draghi.

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