Un tool per la bellezza e il benessere inclusivo di chi vuole sentirsi bene (e bell*) con un solo gesto. Com’è appunto quello di indossare il rossetto. È questo lo scopo di Hapta, un device intelligente, portatile e ultra preciso, targato L’Oréal, che permette a persone con mobilità ridotta di mani e braccia di applicare il rossetto in autonomia.
La novità arriva del CES 2023, l’evento d’innovazione che si tiene a Las Vegas all’inizio di ogni anno durante il quale vengono presentate le novità tech della stagione. Hapta è tra questi e, insieme a Brow Magic – l’applicatore per le sopracciglia – è stato premiato con l’Innovation Award della convention. Un investimento che ricalca il percorso che L’Oréal sta facendo per rendere il proprio brand sempre più inclusivo.
Perché un dispositivo come Hapta
Sono circa 50 milioni le persone in tutto il mondo con ridotte capacità motorie. Ci sono le malattie visibili, come il morbo di Parkinson, ma anche le cosiddette malattie “invisibili”, ovvero quelle malattie – come alcune rare e croniche – che non sono percepibili agli occhi di chi osserva, per via dell’assenza di ausili di supporto. Eppure anche chi è affetto da malattie muscoloscheletriche o artriti e spondiloartriti potrebbe riscontrare ridotta capacità di mani e braccia, per un periodo limitato o per un tempo più lungo. Gesti quotidiani come applicare il mascara, l’eye liner o, appunto, il rossetto possono diventare dolorosi e difficili. Hapta subentra in queste condizioni particolari, avvalendosi della tecnologia: l’applicatore infatti ultrapreciso, e anche portatile, sfrutta la tecnologia ideata da Verily che crea posate stabilizzate e anti-tremore e permette così alle persone con mobilità ridotta di mani e braccia di mangiare autonomamente e in sicurezza. Hapta combina, quindi, controlli intelligenti di movimento integrati e di accessori personalizzabili, in grado di permettere alla persona che ne fa uso di avere maggiore autonomia di movimento, una migliore esperienza d’uso dei packaging difficili da aprire e un’applicazione precisa. L’attacco di Hapta è, infatti, magnetico (questo permette di usare il dispositivo in maniera facile ed ergonomica, potendo effettuare rotazioni fino a 360° e inclinazioni di 180°), e ha una funzione “a scatto” che permette di usare il dispositivo come si desidera.
Dunque, la prova che la tecnologia può essere inclusiva. E qui vengo alla mia esperienza e di quando ho letto di Hapta
Quando ho letto la notizia mi sono sentita coinvolta, ripensando alle tante volte in cui passo il rossetto sulle mie labbra come un gesto semplice e automatico. Ma anche a quelle volte in cui ho sentito fastidio e dolore. Nonostante io abbia ripiani e cassetti di palette, matite, eye liner, ombretti e via dicendo, il rossetto resta l’accessorio beauty immancabile nella mia trousse. E, più che essere un accessorio di bellezza, molto spesso per noi donne è uno strumento di empowerment, affermazione e di sicurezza.
Per me, è anche un accessorio di conforto. Soprattutto durante i controlli periodici in ospedale. Se c’è una cosa, infatti, che non trascuro è proprio il volermi sentire tranquilla e fiera. Vi sembrerà strano, ma a farmi sentire così è proprio il rossetto: il solo gesto di indossarlo mi trasmette forza. È un po’ una manifestazione del mio “nonostante tutto”. Ho continuato a indossarlo persino durante la fase acuta della pandemia, sotto la mascherina: l’ho fatto – e lo faccio – per me, perché portarlo mi dà il coraggio di ascoltare anche le conclusioni più difficili.
Insomma, scoprire che L’Oréal ha progettato un supporto tech per permettere di indossare il rossetto anche a chi ha mobilità ridotta di mani e braccia mi fa sentire “protetta” in quella che si sta strutturando, oggi e per il futuro, come una società che guarda al benessere inclusivo di chi vuole e ha bisogno di sentirsi bene con un solo gesto. Come, appunto, può essere quello di applicare il rossetto.